A fronte del dovere di non sprecare il cibo – un imperativo prima di tutto morale, ma anche etico, economico, ecologico – deve essere riconosciuto un diritto. Il diritto a un’alimentazione sufficiente, nutriente, sicura e culturalmente compatibile. Poiché mangiare soddisfa un bisogno primario, essenziale e ineludibile, il diritto al cibo è un diritto fondamentale per tutti gli abitanti della terra. Di più: il cibo deve essere considerato un bene comune, al pari dell’acqua, altrettanto fondamentale per la vita sul pianeta, e non solo per quella degli esseri umani. Dalle missioni in campo per studiare la transizione agricola nei paesi del socialismo reale alla realizzazione di progetti per il recupero solidale degli alimenti invenduti fino alla promozione di campagne per l’educazione alimentare e le azioni a livello europeo e internazionale per contrastare lo spreco.