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L’insostenibile pesantezza dello spreco alimentare. Dallo spreco zero alla dieta mediterranea

Pubblicato il: Castelvecchi, Roma, 26 maggio 2022
In un mondo alimentare in cui sono enormi le differenze di accesso e distribuzione degli alimenti, con impatti negativi non solo sulla salute e sull’economia ma anche sull’ambiente...

A CURA DI DAVIDE GIRARDI

In un mondo alimentare in cui sono enormi le differenze di accesso e distribuzione degli alimenti, con impatti negativi non solo sulla salute e sull’economia ma anche sull’ambiente, la strada verso un sistema equo e sostenibile passa anche per la scelta degli alimenti che consumiamo, riguarda l’utilizzo delle risorse naturali impiegate per produrli e attraversa tutto il sistema agroalimentare che porta il cibo fino a noi o… direttamente nel bidone della spazzatura. In questo saggio l’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore dell’impegno per azzerare lo spreco alimentare, riporta la “summa” delle ricerche portate avanti pionieristicamente nell’ultimo ventennio con Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna e riferimento europeo per la prevenzione e il recupero a fini caritativi degli sprechi di cibo, e attraverso la campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero fino alle indagini dell’Osservatorio Internazionale Waste Watcher sulla promozione di una dieta sana e sostenibile come la Dieta mediterranea. Un lungo, intenso e appassionato impegno che ha portato a conquiste storiche in Italia – come la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, dal 2014 data strategica nel calendario dei cittadini e delle realtà che operano nella filiera agroalimentare, e come il Premio Vivere a spreco zero, che festeggia nel 2022 i suoi primi dieci anni e promuove le buone pratiche nel quotidiano di ciascuno.

Il patto degli italiani col cibo è forse una delle conquiste più significative del lockdown della primavera 2020 e dei mesi invernali di distanziamento: si spreca ancora, ma in quantità minori. Tuttavia, oggi che le disparità alimentari mondiali sono aumentate come conseguenza dell’emergenza pandemica e sono destinate a peggiorare a causa del conflitto fra Russia e Ucraina, è quanto mai importante sviluppare la nostra “coscienza alimentare” e impegnarsi nel concreto affinché l’alimentazione sana e sostenibile diventi un diritto fondamentale per tutti gli abitanti della terra.

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